l’oratorio
GLI AFFRESCHI
Il ciclo di affreschi raffigura scene della Natività di Cristo in controfacciata, l’Incoronazione della Vergine e la Crocifissione nel muro orientale e storie di Santa Lucia, Santa Caterina e San Giorgio sulle pareti laterali, dipinti da Altichiero da Zevio tra 1379 e 1384.
IL SARCOFAGO
L’oratorio conservava fino al XVI secolo il monumento sepolcrale, costituito da un sarcofago su 4 colonne racchiuso da una sorta di ciborio cuspidato circondato da armati scolpiti, di cui sono sopravvissuti il sarcofago e alcuni frammenti.
SANTI E FANTI
Accanto alla funzione funeraria vi è quella di esaltazione famigliare, come rende esplicita la scena in cui i Lupi di Soragna sono presentati alla Vergine. Ogni personaggio, raffigurato in ginocchio, armato di tutto punto, è presentato dal proprio santo di riferimento. Santa Caterina presenta Matilde, la madre di Raimondino, preceduta dal marito, mentre San Giorgio presenta lo stesso Raimondino, che aveva ricevuto il titolo di cavaliere da Carlo IV di Boemia, a chiudere il corteo.
I CAPOLAVORI
Vi sono scene di straordinaria eleganza (San Giorgio che libera la principessa uccidendo il drago) e altre di incredibile realismo. Un vero capolavoro è l’ampia Crocifissione affollata di personaggi, con cavalieri dipinti di spalle e i corpi crocifissi frutto di uno studio naturalistico incredibile per l’epoca.